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The Ambassador's Notebook Preview it-IT


NB - il copione dei singoli giocatori non contiene il testo completo, ma solo le battute che spettano al giocatore in questione (corredate da relative battute d'entrata).

 

I primi dodici discorsi:

 

Scena 1

Al portone principale

[suona il campanello]

1 Albergatrice: [soliloquio, mentre va alla porta] Povera me, povera me! Chi sarà mai, che scoccia ancor prima del gong della colazione? Come se già non bastasse quella telefonata per Mister Sullivan, nel cuore della notte! Scandaloso, cosa pretendono da una povera albergatrice. Telefonate nelle ore piccole, mah! [il campanello suona ancora] Sì sì, arrivo. [apre la porta, e vede la giornalista] Buongiorno, figliola, come posso aiutarti?

2 Giornalista: [briosa] Salve, lei dev’essere Mrs Robinson. Ottima professione, l’albergatrice, soprattutto per chi dirige un albergo. Come va? Come sta? E come stette, e come starebbe, e soprattutto: come starà? Ma, sto divagando. Mi chiamo Kelly, e vengo per l’inserzione nel giornale.

3 Albergatrice: [perplessa] Come, scusi? Intende il posto da lavapiatti? Ma quello è nella casa accanto.

4 Giornalista: No no, la assicuro. Io i piatti non li lavo, semmai li lancio dalla finestra. Ma – forse lei non è al corrente! Vede, uno dei suoi ospiti ha messo un annuncio nel giornale di stamattina che mi interessa enormemente. Devo parlargli con la massima urgenza. E in assoluta riservatezza. Tale Mister Sullivan.

5 Albergatrice: Davvero?

[a parte:] Mister Sullivan mi sentirà, eccome se mi sentirà! Giovinotte non accompagnate che vengono a visitarlo – ci manca solo che chieda di vedere il tappeto nella sua stanza da letto!

Beh, figliola, entra e mettiti comoda. [entrano, e l’Albergatrice chiude la porta] Ti preparo una bella tazza di thè, e se aspetti qualche minuto, Mister Sullivan scenderà con gli altri. Aspettalo nel salottino, in fondo al corridoio a sinistra.

6 Giornalista: Lei è un tesoro! 

[si sente di nuovo il campanello]

Ecco lì che suona di nuovo il campanello. Beh, io vado. A dopo. E il thè, se può, alla menta.

7 Albergatrice: [aprendo la porta] Buondì, la posso aiutare?

8 Vicina: [semi-delirante] Busso prima che il giorno si arrotondi appieno. Nel mentre, le perle della mia stima le ricadono sui piedi, irradiate dal tenue lume grigio delle scuse. Vengo a scambiare suoni e stridìi con uno dei suoi ospiti. Il tempo si neutralizza a colpi d’ascia, e la faccenda diviene urgente.

9 Albergatrice: Ah, Mister Sullivan, magari. E nella più assoluta riservatezza?

10 Vicina: Proprio così. [mistica] Una lega di forze allineate a spirale, e il ronzio dei loro meccanismi che si scontra con le cicale del pessimismo. [improvvisamente rinsavita] Ma – come faceva a sapere che si tratta di Sullivan?

11 Albergatrice: Mah, giusto un mio sospetto. Venga per di qua, e Mister Sullivan scenderà tra breve. In fondo a sinistra, poi le porto una bella tazza di thè.

[esce la Vicina; suona il campanello]

12 Albergatrice: [tra sé e sé] Non c’è davvero due senza tre! [aprendo la porta] Buondì, anche lei qui per Mister Sullivan?13 Collezionista: Esatto, bellissima, buongiorno! Ma che uccellino intelligente sei! Meno male che non sono un bel gattone in cerca del pranzo, eh? Resterei a bocca asciutta! Ma sì, canarinetto, il Sullivone mi aspetta. Devo vederlo urgentemente.14 Albergatrice: Già già, e nella massima riservatezza. Beh, venga per di qua – può aggiungersi alla fila per vederlo a colazione.